E’ ormai diventata patrimonio diffuso e comune l’idea che questa zona che comprende l’area del Trasimeno, della Valdichiana, insieme alla Valle del Paglia ed all’Orvietano, tra il Tevere e il Monte Amiata, costituiscano un’area abbastanza omogenea che già intreccia numerosi rapporti economici, culturali e infrastrutturali, ma che, potrebbe e dovrebbe, in futuro organizzarsi con forme istituzionali e sociali comuni. La politica come al solito è andata e sta andando più lenta della realtà e della società , ma ormai anche in quella sede sembra che qualcosa si muova e da tempo si è incominciato a fare prove di “macroregione”, cioè cominciando a lavorare insieme su diversi temi fra Umbria , Toscana e Marche.
Quello che più spinge verso questo percorso, non è solo la geografia, la semplificazione, la comunanza di interessi, ma anche l’inestimabile patrimonio paesaggistico e ambientale, artistico, storico e culturale che nell’Italia Centrale e in particolare su questo nostro territorio dove viviamo , si è concentrato.
Per rilanciare il tema della valorizzazione di quanto possediamo, vogliamo ripubblicare un testo già usato in altre occasioni, scritto da Umberto Cerroni, giurista e filosofo, morto nel 2007, docente presso la Sapienza di Roma, frequentatore e grande amante delle nostre terre.
Essendo un testo pubblicato come prefazione di un pubblicazione dedicata alla Valdichiana, non sono sviluppati più di tanto i riferimenti al territorio oggi compreso nell’Umbria, ma è facile immaginare e fare tutte le integrazioni possibili. (g.f)