Le file e la realtà vera o presunta dell’economia chiancianese

by redazione

Ha fatto notizia a Chianciano, la fila di persone accorse per prendere mobilio, elettrodomentici e oggetti vari da una casa e una cantina che andavano sgombrate. La notizia era apparsa su i “mercatini” di facebook e in breve molti si erano precipitati ad arraffare quello di cui necessitavano. La stampa locale ne ha dato notizia sottolineando l’episodio come spia di una realtà sociale sull’orlo del collasso. Ed io mi chiedo: ma quelli che si meravigliano, dove vivono?

Se tutte le realtà economiche locali languono letteralmente. Se quella che era la maggior risorsa economica del territorio è ridotta ad un cumulo di edifici chiusi, fatiscenti, svenduti a cifre che non riescono nemmeno ad allettare gli squali della speculazione. Come dovrebbe essere la condizione di una larga fascia della popolazione?

Quando la classe meno abbiente della società si indigna verso la politica delle amministrazioni, non è una questione: destra o sinistra e nemmeno insensibilità verso iniziative sicuramente positive che, man mano vengono prese e che apportano benefici. Ma è il rifiuto di un atteggiamento generale, degli enti e della politica, che dovrebbe mettere da parte ripicche, errori, ritardi e coalizzarsi, facendo ognuno la propria parte, pur di far rinascere, accanto ad altre sacrosante iniziative per ossigenare l’economia, la risorsa più preziosa e storica del territorio: le terme, il termalismo: l’acqua, che da santa sembra diventata del diavolo.

Il fatto che sempre su organi di informazione territoriale, compaiano notizie di inversione di tendenza, pienoni a destra e a manca, successi e conquiste, sono destituite di fondamento se chi vive di modesto lavoro, ammesso che un lavoro ce l’abbia, si precipita ad arraffare materiale di sgombro per usufruirne nella propria casa. Quelli che vedono la ripresa, si meravigliano quando di fronte all’evidenza scoprono che la realtà è ben diversa.

Nunzio Dell’Annunziata

 

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