Città della Pieve. Comunicato stampa. Lo Spazio Kossuth di Città della Pieve dedica la nuova mostra alla Musica, l’arte più amata dal maestro Kossuth. Oltre alle sue opere, ospitati anche altri artisti: Ottavio Mazzonis, Luisa Albert, Domenica Regazzoni, Biljana Petrovic, Leonardo Lucchi.
Alla Musica e ai suoi Maestri è dedicata la mostra del 2017 allo Spazio Kossuth di Città della Pieve, in accordo con il Comune per festeggiare l’apertura del nuovo Liceo musicale e la nascita dell’Associazione Amici della Musica. La mostra “Musica Maestri! Armonie d’arte contemporanea” inaugura sabato 22 aprile 2017 e sarà visitabile fino al 3 aprile 2018.
Lo Spazio dà vita ad un tema caro a Kossuth, la musica, che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione e nella sua opera, con l’esposizione di 12 sculture e 10 quadri del maestro. Le sale si illuminano con creazioni di grande impatto emotivo e profonda ricerca formale, caratteristiche proprie dell’arte di Kossuth, come i suoi “Capricci”. Protagonista indiscussa è la musica, dove il virtuosismo lascia il posto all’astrazione. Leggerezza ed equilibrio, raffinatezza ed eleganza si fondono perfettamente.
Le rimesse dello storico palazzo Vescovile ospiteranno, insieme alle opere di Kossuth, anche altri artisti: Ottavio Mazzonis, Luisa Albert, Domenica Regazzoni, Biljana Petrovic, Leonardo Lucchi. Gli artisti presenti affrontano in modo differente il tema della musica, chi ispirandosi ai grandi compositori, chi agli esecutori, chi al mistero degli strumenti da cui la musica prende forma.
Ad inaugurare la mostra il 22 aprile alle ore 18 sarà la storica dell’arte e curatrice di mostre Giovanna Giusti; seguirà il Concerto Ensemble Cesare Bendinelli di ottoni antichi e timpani presso la Chiesa di Sant’Agostino. Ad esibirsi saranno Gabriele Cassone, Matteo Macchia e Marcello Trinchero alla tromba, Corrado Colliard alla tromba da tirarsi e trombone, Jaime Carrasco, Flavio Panacci e Gabriele Comazzi al trombone e Giorgio Pigni ai timpani.
Lo spazio Kossuth fa parte del circuito museale di Città Della Pieve insieme a Palazzo della Corgna, la Rocca, il Duomo e il bellissimo affresco “l’Adorazione dei Magi” del Perugino che di Città della Pieve è nativo. Il circuito può essere visitato, tutto l’anno, con l’acquisto di un biglietto cumulativo e con visite accompagnate.
GLI ARTISTI OSPITI IN MOSTRA
Ottavio Mazzonis (Torino, 20 ottobre 1921 – Torino, 8 novembre 2010)
Cresciuto in una famiglia dell’aristocrazia torinese nell’antico Palazzo dei Solaro della Chiusa (oggi sede del Museo d’arte orientale di Torino). Dopo un precoce apprendistato presso lo studio di Luigi Calderini il giovane Ottavio approda allo studio di Nicola Arduino (allievo di Giacomo Grosso), che segue nel 1946 nel padovano: qui apprende la tecnica della pittura a fresco e realizza decorazioni e pale d’Altare per numerose chiese. Nel 1982 inizia il suo rapporto con la galleria Forni di Bologna, partecipando in quell’anno alla Biennale d’arte contemporanea di Salò, all’expo Arte di Bari, all’Arte fiera di Bologna e alla FIAC di Parigi. Il sodalizio con la galleria bolognese lo porta ad essere presente a tutte le esposizioni nazionali ed internazionali di Forni (Stoccolma, New York, Los Angeles, Londra e Madrid). Negli anni successivi Mazzonis continua ad esporre presso le principali mostre e fiere nazionali ed internazionali; nel 2000 inizia un’attiva collaborazione con la città di Cento, realizzando le 15 stazioni della “Via Crucis”, collocate presso la Chiesa del Santo Rosario, ottenendo per questo merito la cittadinanza onoraria della città. Nel 2009, tramite l’interessamento di Vittorio Sgarbi, ottiene dalla Prefettura di Siracusa l’incarico di eseguire due pale per il transetto della Cattedrale di Noto; le opere, di cui esistono i bozzetti, non vedranno mai la luce per la morte dell’artista, avvenuta nel 2010.
Albert Luisa
Luisa Albert è nata nel 1969 a Torino, dove tuttora vive e lavora. Si iscrive all’Istituto Europeo di Milano nel 1989. Inizia a collaborare come illustratrice presso alcune case editrici e nel 1992 si diploma al dipartimento di illustrazione. Nel 1993 si avvicina al mondo della pittura grazie agli insegnamenti di Ottavio Mazzonis, suo continuo e prezioso punto di riferimento. La sua prima partecipazione ad una mostra è presso la Galleria Dantesca di Torino nel 1996. Esegue numerosi ritratti, tra cui quelli di alcuni presidenti del Consiglio Regionale Piemonte, visibili a Palazzo Lascaris, e quelli di presidenti della Toro Assicurazioni.
Domenica Regazzoni
Nasce in Valsassina (Lecco) nel 1953. Inizia a dipingere nei primi anni settanta frequentando i corsi serali all’Accademia di Brera. A poco a poco abbandona la pittura figurativa per passare a un’impostazione più astratta e informale. Dai primi anni novanta la sua opera è volta a cercare un punto d’incontro tra pittura, scultura, musica e poesia, alla ricerca delle intime affinità che legano colore e materia, suono e parola. Nel 1992, a cura di Giorgio Seveso, illustra per la collana All’insegna del pesce d’oro di Vanni Scheiwiller Canto segreto, una raccolta di poesie di Antonia Pozzi. Ispirandosi alle più poetiche canzoni di Mogol e di Lucio Dalla nascono le mostre Colore Incanto e Regazzoni & Dalla. Vengono realizzate esposizioni personali a Tokyo e in spazi pubblici di numerose città italiane. Nello 2000, in seguito alla scomparsa del padre Dante Regazzoni, grande liutaio lombardo, nasce l’esigenza di realizzare la mostra Dal Legno al Suono ispirata all’arte della liuteria. Nell’ottobre dello stesso anno inaugura al Museo Internazionale e biblioteca della musica di Bologna la mostra Scolpire la musica. Dal 2007 inizia a lavorare nel campo dell’incisione presso la stamperia di Giorgio Upiglio con cui collaborerà fino al 2013, anno della della sua scomparsa. Nel 2009 una sua grande scultura in bronzo The Broken Violin viene collocata permanentemente nel Coltea Park, piazza dell’Università di Bucarest (Romania). Nel 2012 allestisce in una galleria milanese un’interessante mostra “a due mani” con il grande fotografo Gabriele Basilico in cui le foto dell’acciaieria Falck dismessa si fondono con le tele di una “Milano” interpretata dall’artista lombarda. Nello stesso anno due mostre personali in Cina allo Shanghai Italian Center e a Suzhou oltre alla partecipazione ad Art Fair di Shanghai. Nel mese di aprile e maggio del 2013 ritorna a Shanghai per una mostra personale alla Tongji University organizzata dal dipartimento di Architettura e Pianificazione Urbanistica. Nell’ottobre dello stesso anno tiene una personale alla galleria nord del Parlamento Europeo a Strasburgo. Nel 2014 è tra gli artisti protagonisti della Triennale di Arti visive di Roma. Nel giugno 2015 allestisce la mostra di “monoprint” Convergenze Parallele insieme all’incisore cinese Lu Zhiping in collaborazione con la Shanghai International Culture Association. La mostra al Palazzo della Permanente di Milano è stata inserita nelle iniziative di ExpoinCittà.
Leonardo Lucchi
Nasce il 9 dicembre 1952 a Cesena, dove ancora oggi vive e lavora. Studia all’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza e si diploma nel 1970. Agli inizi della sua carriera artistica partecipa a diverse esposizioni collettive in cui riscuote subito i primi successi ed allestisce le sue prime mostre personali. È invitato a realizzare un grande Cristo Risorto e un’imponente Via Crucis nella Catholic Church di Singapore, mentre nella sua città lo vediamo protagonista nella realizzazione di importanti gruppi bronzei quali i monumenti a Don Carlo Baronio, a San Pio da Pietrelcina, a Madre Teresa di Calcutta e il San Giovanni Battista presso la Chiesa Cattedrale. In più di trent’anni di attività artistica espone in diverse città italiane, a partire da Roma: Modena, Venezia, Firenze, Ferrara, Milano, Bologna, Palermo, Messina, Bari. È molto apprezzato in Francia, dove è spesso invitato ad esporre: St. Paul de Vence, Nancy, Grenoble, Poitiers, Annecy, Besançon e Toulouse sono solo alcune delle città che gli rendono omaggio. All’estero ha esposto inoltre a Londra, Parigi, Lussemburgo, Basilea, Ginevra, Gent (Belgio). Nell’ultimo periodo realizza diverse opere pubbliche monumentali, tra le quali ricordiamo i gruppi scultorei dedicati ai caduti della Seconda Guerra Mondiale, collocati a Terni e Forlì, le fontane per la “Piazza della Vita” a Bolgare (BG), la scalinata con il gruppo bronzeo “Gli equilibristi”, i monumenti “La Bella di Cesena” e “La cavalla e il fanciullino” che rievoca la celebre poesia del Pascoli “La cavalla storna” oltre alla grande fontana “Acqua: fonte di bellezza”, posta all’ingresso della zona termale di Bagno di Romagna. Di recente realizzazione anche una Resurrezione per la Basilica di San Marino, ivi collocata in occasione della visita del Santo Padre Benedetto XVI. Sue opere sono in esposizione permanente presso prestigiose gallerie in Italia, Francia e Regno Unito e sono ormai presenti in numerose collezioni private in tutto il mondo.
Biljana Petrovic
Nasce nel 1975 a Belgrado, Serbia. Sin dalla giovane età prova una forte vocazione verso le arti visive così che la pittura diventa il suo miglior mezzo d’espressione. Guidata da questa sua forte passione, si trasferisce in Italia nel 1996 quando si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Sarà proprio l’Accademia il luogo dove Biljana scopre la scultura, soprattutto quella in marmo che con il tempo diviene il materiale prediletto per le sue opere d’arte. Oltre al marmo, l’artista lavora spesso anche con il bronzo usato anche nella creazione delle opere pubbliche del ambito ecclesiastico. Con i suoi lavori, scultorei e pittorici, l’artista ha partecipato a diverse mostre collettive e ad alcune mostre personali. Vive e lavora a Bologna.
COORDINATE MOSTRA
Titolo mostra: “Musica Maestri! Armonie d’arte contemporanea”
Sede: Spazio Kossuth, Rimesse del Palazzo Vescovile, Via Vannucci, Città della Pieve (Pg)
Inaugurazione: sabato 22 aprile 2017, ore 18
Durata: 22 aprile 2017 – 3 aprile 2018
Enti promotori: Associazione Ankamò e Comune di Città della Pieve
Orari di apertura Spazio Kossuth: maggio, giugno, luglio, settembre sabato e domenica 10.30-12.30/15.30-19.30; agosto aperto tutti i giorni 10.30-12.30/15.30-19.30; aperto tutto l’anno con il biglietto del circuito museale. Ė possibile prenotare aperture straordinarie con visite guidate.
Tariffe Spazio Kossuth: intero 4,00 euro; ridotto A 3,00 euro (sopra 65 anni, gruppi composti da un minimo di 10 persone, convenzioni); ridotto B 2,50 euro (sotto 25 anni, studenti scuola d’arte, residenti); omaggio sotto i 12 anni.
Informazioni: Info Point Città della Pieve