Nel 2006. Lello Rossi “Umbria plurale nell’Italia Mediana”

by Gianni Fanfano

“Umbria Contemporanea”, rivista di studi storici regionali, dedicò nel 2010, a Raffaele Rossi, un numero monografico, in occasione del primo anniversario dalla sua morte.

Raffaele Rossi, può essere considerata la figura politica di maggior rilievo della sinistra umbra, nel secondo novecento, ma come vedremo anche per quanto riguarda i primi anni di questo ventunesimo secolo.

Raffaele Rossi, Lello, per gli amici, è stato parlamentare, dirigente politico, amministratore, ma soprattutto una delle maggiori figure di intellettuale e storico della nostra regione. Per molti anni ha anche presieduto l’Istituto storico regionale. La stessa rivista, che ospita l’omaggio alla sua figura è stata fondata e diretta da lui nei primi anni di questo secolo.

Ma ciò che lo caratterizza soprattutto, è stata una grande capacità di cogliere i cambiamenti ed anche i limiti della storia della nostra regione. E della politica della nostra regione. Fu uno tra i primi a segnalare l’affievolirsi della spinta al cambiamento presente nella Regione ed il primo, nella sinistra, a parlare della necessità di pensare all’Umbria al di fuori degli attuali confini. Confini da lui sempre definiti artificiosi. Insieme al tema della importanza per l’intero paese dell’Italia Centrale. Tema che sta tornado con forza all’attenzioni di tutti, in questi giorni in cui ci si dovrebbe misurare con la ricostruzione “virtuosa” della nazione dopo la pandemia. Tema cui sta dedicando una serie di interventi il “Messaggero” di Roma, di cui ne abbiamo pubblicati alcuni, in questi giorni.

Nella monografia sono stati anche ripubblicati alcuni articoli in cui Rossi affronta appunto questa problematica. Noi li ripubblichiamo, per la loro attualità. Questo che riportiamo si intitola emblematicamente “Umbria plurale nell’Italia Mediana”. E’ stato scritto nel 2006. (g.f)

 

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